In viaggio tutti torniamo bambini. Con il fisico affaticato in un modo non reale, ci sentiamo stanchi pur sempre mantenendo un margine di risorse e dentro di noi germoglia una sensazione del tutto particolare. La sensazione che il mondo sia differente da come l'avevamo creduto fino a quell'istante. Così non ci resta che tornare bambini e scoprirlo di nuovo. (Banana Yoshimoto - Arcobaleno - p. 91)
lunedì 16 luglio 2012
venerdì 13 luglio 2012
L'eremita
Da sola lungo i binari camminavo col cuore in tumulto.
Le traverse erano troppo vicine
o forse troppo lontane tra loro.
Un povero scenario: cespugli
di pini e di querce;
o forse troppo lontane tra loro.
Un povero scenario: cespugli
di pini e di querce;
al di là delle foglie verdi e grigie
vidi il piccolo stagno
dove vive lo sporco eremita,
stendersi come un'antica
lacrima che si tiene strette di anno in anno lucidamente le ferite.
L'eremita scaricò il suo fucile,
tremò l'albero presso la capanna.
Sullo stagno passò un'increspatura.
La gallinella cominciò a chiocciare.
"L'amore, lo si deve esercitare!"
gridò il vecchio eremita.
Attraverso lo stagno l'eco
cercava, cercava di confermare.
Elisabeth Bishop
vidi il piccolo stagno
dove vive lo sporco eremita,
stendersi come un'antica
lacrima che si tiene strette di anno in anno lucidamente le ferite.
L'eremita scaricò il suo fucile,
tremò l'albero presso la capanna.
Sullo stagno passò un'increspatura.
La gallinella cominciò a chiocciare.
"L'amore, lo si deve esercitare!"
gridò il vecchio eremita.
Attraverso lo stagno l'eco
cercava, cercava di confermare.
Elisabeth Bishop
martedì 10 luglio 2012
Il problema dell'amore
Le spine fanno male, certo, pungono. Rimane sempre la possibilità di stare alla larga per non farsi scalfire, ma a patto di essere disposti a voltare le spalle alla vita. Il problema dell'amore, Floreana, con tutti i luoghi comuni che comporta, è che è praticamente inscindibile dalla vita stessa. Come resistere dunque alla sfida del conoscersi, toccarsi l'anima, mettere in gioco il corpo come pericoloso oggetto di scambio, indovinarsi, mediare, credergli, o meglio, per essere sincere, credersi a vicenda? Questa è la paura. Nessuno vuole più rischiare o soffrire. E' il segno dei nostri tempi. Non permettere che nulla ci sfiori! E' il nuovo concetto di salvezza della modernità che ha travolto tutto.
(Marcela Serrano - L'albergo delle donne tristi - p. 86-87)
venerdì 6 luglio 2012
mercoledì 4 luglio 2012
Chi ha torto?
"Ora lascia che io ti faccia una domanda, Paola."
L'Ammiraglio fissando la ragazza negli occhi, le rivolse il sorriso
gentile che noi avevamo imparato a conoscere. "Chi è in torto: l'uomo
che vede le cose esattamente come sono nella vita e preferisce
mantenersi calmo oppure l'uomo che costruisce muri di cristallo intorno a
sé e vi rinchiude dentro il sognatore?"
Il guardiano del faro_ Sergio Bambarén
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