venerdì 21 dicembre 2012
martedì 18 dicembre 2012
Difficoltà
La parte difficile non è dimenticare il passato.
La parte difficile è dimenticare il futuro che avevi immaginato.
C. Simple
La parte difficile è dimenticare il futuro che avevi immaginato.
C. Simple
venerdì 7 dicembre 2012
Assenza
L'assenza attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi, come il vento spegne le candele e ravviva il fuoco.
[François de La Rochefoucauld, Massime]
lunedì 26 novembre 2012
Insegnare
L’insegnante mediocre racconta.
Il bravo insegnante spiega.
L’insegnante eccellente dimostra.
Il maestro ispira.
( Socrate )
Il bravo insegnante spiega.
L’insegnante eccellente dimostra.
Il maestro ispira.
( Socrate )
mercoledì 14 novembre 2012
Preghiera
Certi pensieri sono delle preghiere. Ci sono momenti in cui, qualunque sia l’atteggiamento del corpo, l’anima è in ginocchio.
Victor Hugo
Victor Hugo
lunedì 5 novembre 2012
Emozioni
Certe
volte è imbarazzante scoprire che il corpo non vuole, o non sa mentire a
proposito delle emozioni. Chi è mai riuscito, per ragioni di decoro, a
rallentare un cuore che batte forte, o a ricacciare indietro un rossore?
(I. McEwan)
venerdì 26 ottobre 2012
Parole
«Ma
se è tutto qui il male! Nelle parole! Abbiamo tutti dentro un mondo di
cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci,
signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle
cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le
assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha
dentro? Crediamo d'intenderci; non c'intendiamo mai!»
(Luigi Pirandello, "Sei personaggi in cerca d'autore")
giovedì 25 ottobre 2012
Faccia
Nessuno
può a lungo avere una faccia per se stesso e un'altra per la folla
senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.
[Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta]
giovedì 11 ottobre 2012
Pensare di meno
Poi,
a un tratto, la sera è diventata notte. A volte non hai il tempo di
accorgertene, le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo.
Sei morto. E il mondo va avanti. Siamo sottili come carta... E non ci
si può fare niente. Puoi startene in cima a una montagna a meditare per
decenni e non cambierà una virgola. Puoi cambiare te stesso e fartene
una ragione, ma forse anche questo è sbagliato. Magari pensiamo troppo.
Sentire di più, pensare di meno.
(C. Bukowski)
mercoledì 10 ottobre 2012
Libri
I libri sono dei rifugi, una sorta di chiostro protetto dalle volgarità del mondo.
( Walter Pater )
( Walter Pater )
lunedì 8 ottobre 2012
Abbraccio
Ecco,
più di ogni altra cosa al mondo vorrei essere abbracciata, un abbraccio
vero, sincero, in cui lasciarmi andare per un minuto soltanto, il tempo
massimo che si può concedere a qualcun altro per consentirgli di
percepire il battito del proprio cuore, ma non per fargli ascoltare
quello che gli sussurra.
(L'amore mi perseguita - Federica Bosco)
(L'amore mi perseguita - Federica Bosco)
venerdì 5 ottobre 2012
lunedì 24 settembre 2012
lunedì 17 settembre 2012
La donna che pensa
"La donna che pensa
non se ne sta ferma
aggrappata coi piedi prensili
a una roccia sicura;
non se ne sta con umida bocca d'infante
a rosicchiare la mano
che docile sorreggere il capo pesante.
La donna che pensa ride, a volte piange
e certi giorni si percuote il petto:
lei pensa alle figlie, ai figli, al mondo sognato
che a tutti pare sfuggito di mano.
Pensa la donna e intanto cucina,
intanto rammenda, scolpisce e colora,
parla, scrive spartiti e poesie;
instancabile, partorisce a milioni
minute strategie di adattamento al reale
alla vita concreta e a quella inventata."
[Pasqua Teora - La donna che pensa]
che docile sorreggere il capo pesante.
La donna che pensa ride, a volte piange
e certi giorni si percuote il petto:
lei pensa alle figlie, ai figli, al mondo sognato
che a tutti pare sfuggito di mano.
Pensa la donna e intanto cucina,
intanto rammenda, scolpisce e colora,
parla, scrive spartiti e poesie;
instancabile, partorisce a milioni
minute strategie di adattamento al reale
alla vita concreta e a quella inventata."
[Pasqua Teora - La donna che pensa]
mercoledì 12 settembre 2012
venerdì 7 settembre 2012
Scrivere
Scrivere è per me il bisogno di rivelarmi, il
bisogno di risonare, non dissimile dal bisogno di respirare, di palpitare, di
camminare incontro all'ignoto nelle vie della terra.
(Gabriele D'Annunzio - Notturno)
mercoledì 5 settembre 2012
lunedì 3 settembre 2012
Salvezza
Poi non è che la vita vada come tu te la immagini.
Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è
che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho
capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si
aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere
buoni, essere giusti. no. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera.
Tu stai con loro, e ti salverai.
-OCEANO MARE- A. BARICCO
martedì 28 agosto 2012
venerdì 10 agosto 2012
Notte di San Lorenzo
C’è chi si fissa a vedere solo il buio.
Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.
Victor Hugo
giovedì 9 agosto 2012
Problemi di comunicazione
Sono
quel tipo di persona che ti urla di andartene solo per vedere se resti.
Quella che ti dice che sta meglio da sola mentre ti abbraccia. Quella
che ti manda a quel paese ma che verrebbe a riprenderti poco dopo.
Quella che ti dice ” ti odio ” per dirti ” ti amo “. Ho dei seri
problemi di comunicazione.
- Distorted Fables.
- Distorted Fables.
Chi sono?
"Alla
fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che
rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre
la stessa persona e un'altra.
Sono l'intervallo fra ciò che sono e ciò che non sono, fra quanto sogno di essere e quanto la vita mi ha fatto essere."
[Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares]
mercoledì 8 agosto 2012
Maschere
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."
[Luigi Pirandello]
[Luigi Pirandello]
Donne
Sono le donne difficili quelle che hanno più amore da dare, ma non lo danno a chiunque.
Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire.
Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere.
Quelle che non si accontentano più.
Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no.
Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire.
Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere.
Quelle che non si accontentano più.
Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no.
Quelle che ti studiano bene, prima di aprirti il cuore.
Quelle che non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena.
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili, quelle che sanno sentire il dolore degli altri.
Quelle con l’anima vicina alla pelle.
Quelle che vedono con mille occhi nascosti.
Quelle che sognano a colori.
Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro.
Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.
(M. Bagatella)
Quelle che non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena.
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili, quelle che sanno sentire il dolore degli altri.
Quelle con l’anima vicina alla pelle.
Quelle che vedono con mille occhi nascosti.
Quelle che sognano a colori.
Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro.
Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.
(M. Bagatella)
venerdì 3 agosto 2012
Quelle come me
“Quelle come me sono capaci di grandi amori e grandi collere, grandi litigi, grandi pianti e grandi perdoni.
Quelle come me non tradiscono mai.
Quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa, come se
fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e
lì deve andare.
Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o
scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno
voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l'anima, perché un'anima da sola è come una goccia d'acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano, tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre, e quando smettono
d’amare è solo perché piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle
mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno, quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai, sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai
voluto.”
[Alda Merini]
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano, tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre, e quando smettono d’amare è solo perché piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno, quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai, sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto.”
[Alda Merini]
mercoledì 1 agosto 2012
Terra
Si fa un sacco di fatica a capire la propria zolla di terra, non resta molto per capire il resto del campo. Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero.
A. Baricco - I Barbari p. 8
A. Baricco - I Barbari p. 8
lunedì 16 luglio 2012
In viaggio
In viaggio tutti torniamo bambini. Con il fisico affaticato in un modo non reale, ci sentiamo stanchi pur sempre mantenendo un margine di risorse e dentro di noi germoglia una sensazione del tutto particolare. La sensazione che il mondo sia differente da come l'avevamo creduto fino a quell'istante. Così non ci resta che tornare bambini e scoprirlo di nuovo. (Banana Yoshimoto - Arcobaleno - p. 91)
venerdì 13 luglio 2012
L'eremita
Da sola lungo i binari camminavo col cuore in tumulto.
Le traverse erano troppo vicine
o forse troppo lontane tra loro.
Un povero scenario: cespugli
di pini e di querce;
o forse troppo lontane tra loro.
Un povero scenario: cespugli
di pini e di querce;
al di là delle foglie verdi e grigie
vidi il piccolo stagno
dove vive lo sporco eremita,
stendersi come un'antica
lacrima che si tiene strette di anno in anno lucidamente le ferite.
L'eremita scaricò il suo fucile,
tremò l'albero presso la capanna.
Sullo stagno passò un'increspatura.
La gallinella cominciò a chiocciare.
"L'amore, lo si deve esercitare!"
gridò il vecchio eremita.
Attraverso lo stagno l'eco
cercava, cercava di confermare.
Elisabeth Bishop
vidi il piccolo stagno
dove vive lo sporco eremita,
stendersi come un'antica
lacrima che si tiene strette di anno in anno lucidamente le ferite.
L'eremita scaricò il suo fucile,
tremò l'albero presso la capanna.
Sullo stagno passò un'increspatura.
La gallinella cominciò a chiocciare.
"L'amore, lo si deve esercitare!"
gridò il vecchio eremita.
Attraverso lo stagno l'eco
cercava, cercava di confermare.
Elisabeth Bishop
martedì 10 luglio 2012
Il problema dell'amore
Le spine fanno male, certo, pungono. Rimane sempre la possibilità di stare alla larga per non farsi scalfire, ma a patto di essere disposti a voltare le spalle alla vita. Il problema dell'amore, Floreana, con tutti i luoghi comuni che comporta, è che è praticamente inscindibile dalla vita stessa. Come resistere dunque alla sfida del conoscersi, toccarsi l'anima, mettere in gioco il corpo come pericoloso oggetto di scambio, indovinarsi, mediare, credergli, o meglio, per essere sincere, credersi a vicenda? Questa è la paura. Nessuno vuole più rischiare o soffrire. E' il segno dei nostri tempi. Non permettere che nulla ci sfiori! E' il nuovo concetto di salvezza della modernità che ha travolto tutto.
(Marcela Serrano - L'albergo delle donne tristi - p. 86-87)
venerdì 6 luglio 2012
mercoledì 4 luglio 2012
Chi ha torto?
"Ora lascia che io ti faccia una domanda, Paola."
L'Ammiraglio fissando la ragazza negli occhi, le rivolse il sorriso
gentile che noi avevamo imparato a conoscere. "Chi è in torto: l'uomo
che vede le cose esattamente come sono nella vita e preferisce
mantenersi calmo oppure l'uomo che costruisce muri di cristallo intorno a
sé e vi rinchiude dentro il sognatore?"
Il guardiano del faro_ Sergio Bambarén
venerdì 29 giugno 2012
Diario
Malinconie radicali che nessun diario riesce a contenere, perchè il volume delle sensazioni è troppo al di là delle parole a disposizione.Umberto Galimberti - L'ospite inquietante - p. 105
giovedì 28 giugno 2012
Io sola?
IO SOLA A PROVARE LA SOTTILE, INESTIRPABILE, VORACE SENSAZIONE CHE LA VITA NON SIA MAI QUELLA CHE VIVO, MA SEMPRE UN'ALTRA?
(Nadia Fusini - L'amore necessario - p. 50-51)
(Nadia Fusini - L'amore necessario - p. 50-51)
mercoledì 27 giugno 2012
Santi
foto presa dal sito http://luca-giuman.blogspot.it/
. . è più facile trovare santi ai margini o alla base della società, fra uomini talora oscurati dalla fatica e dalle difficoltà, impossibilitati a identificarsi totalmente col corso del mondo, a integrarsi pure interiormente nelle gerarchie sociali.
martedì 26 giugno 2012
Gelo
Se fossi capace di esternare i miei sentimenti probabilmente soffrirei meno, ma mi si coagulano dentro come un immenso blocco di ghiaccio e possono passare anni prima che il gelo inizi a sciogliersi.
Isabel Allende - Ritratto in seppia - p. 241-242
lunedì 25 giugno 2012
Campagna toscana
La campagna che sento io, la campagna mia, è quella di Toscana, quella dove ho imparato a respirare e a pensare; campagna nuda, povera, grigia, triste, chiusa, senza lussi, senza sfoggi di tinte, senza odori e festoni pagani, ma così intima, così familiare, così adatta alla sensibilità delicata, al pensiero dei solitari. Campagna un po' monacale e francescana, un po' aspra, un po' nera, ove senti lo scheletro di sasso sotto la buccia erbosa, e i grandi monti bruni spopolati si rizzano a un tratto, quasi a minaccia delle valli placide e fruttifere. (Giovanni Papini - Un uomo finito - p. 53)
venerdì 22 giugno 2012
E adesso?
Aspettiamo di traslocare in una nuova casa, più grande e con il giardino, di essere in vacanza, di avere un secondo figlio, di pubblicare un libro, di avere successo, di avere abbastanza denaro per lavorare meno, attendiamo di essere liberi. Aspettiamo di essere tranquilli, finalmente in pace, aspettiamo domani. A forza di aspettare, viviamo scalpitando ogni giorno che passa, come fosse provvisorio, non troviamo una vera collocazione.
Non vogliamo sapere di essere felici.
(Brigitte Giraud - E adesso? - p. 62/63)
giovedì 21 giugno 2012
LOTTA
. . . la dura lotta per la giustizia spesso mi lasciava scoraggiato e depresso, e la grande varietà di compiti e di doveri mi toglieva la calma interiore . . .
mercoledì 20 giugno 2012
Occhio...
L'occhio femminile è abituato da sempre a soffermarsi sulle minuzie della vita quotidiana, il che non significa che "voli basso", ma che la visione del mondo parte dal microcosmo per approdare al macrocosmo: l'occhio femminile è stato educato a fermarsi sul piccolo cerchio della casa in cui è stato forzato a rimanere chiuso, nel piccolo cerchio del suo lavoro domestico, indugiando sui più umili gesti ripetuti, sugli oggetti familiari, per poi da lì ricavare, magari in modo sommesso e timido, un giudizio sull'universo.Dacia Maraini - Dentro le parole. Aforismi e pensieri - p. 18
martedì 19 giugno 2012
Un mondo come piace a me!
Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe! Alice
lunedì 18 giugno 2012
Coraggio di scegliere
Perchè a volte ci vuole
il coraggio di essere davvero felici,
di raccogliere un momento ordinario
e trasformarlo in epico.
Ci vuol coraggio
a ridere di gusto
il coraggio di essere davvero felici,
di raccogliere un momento ordinario
e trasformarlo in epico.
Ci vuol coraggio
a ridere di gusto
di fronte a questa vita,
ci vuole forza per scartare il negativo
e portar dentro solo il meglio,
conservare solo l'essenza della gioia.
E quel coraggio ce l'abbiamo
dentro,
è tutta questione di scelta.
ci vuole forza per scartare il negativo
e portar dentro solo il meglio,
conservare solo l'essenza della gioia.
E quel coraggio ce l'abbiamo
dentro,
è tutta questione di scelta.
venerdì 15 giugno 2012
Arrabbiarsi
Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile. Ma arrabbiarsi con
la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo
giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è
facile.
|
|
mercoledì 13 giugno 2012
Adeguarsi?
Sempre questa sensazione di inquietudine di attesa d’altro.
Oggi sono le farfalle e domani sarà la tristezza inspiegabile,
la noia o l’ansia sfrenata di rassettare questa o quella stanza,
... di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo, sapendo che “non mi adeguerò mai”,
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti ...
mare, stella, ventre profondo che dà alla luce
Universi splendenti stelle nove…
Ma devo ricordarmi che sono qui e che continuerò ad anelare,
ad afferrare frammenti di chiarore, a cucirmi un vestito di sole, di luna,
il vestito verde color del tempo con il quale
ho sognato di vivere un giorno su Venere. (Gioconda Belli)
venerdì 8 giugno 2012
Frenesia
. . . a questo mondo sono ancora molte le persone come noi che non riescono a tenere il passo con la vostra frenesia. Noi vogliamo soltanto condurre una vita a misura d'uomo.
Banana Yoshimoto - Il coperchio del mare - p. 75
giovedì 7 giugno 2012
Noi
Di pianeti e di fiori
facciamo conoscenza
ma quando si tratta di noi
c'è l'etichetta
l'imbarazzo
e il terrore
Emily Dickinson - Sillabe di seta - p. 193
Responsabilità
Non potevo più cadere, farmi male: il mio corpo, la mia vita non erano più i miei, li avevo affittati a un altro che non conoscevo, che mi cresceva dentro... e a quest'altro dovevo rispondere di tutti gli eventuali danni di cui e solo io ero responsabile.Anna Maria Mori - Lasciami stare - Licia - p. 66
mercoledì 6 giugno 2012
Terremoto...
Sono il terremoto, sono il più potente
Servo il mio padrone, schiavo ubbidiente
Mostro senza volto, sposto le città
Scorro come un fiume sotto ai pavimenti
Dormo e poi mi sveglio senza avvertimento
Fermo gli orologi nell'eternita
Faccio carta straccia delle cose fisse
Fatte con le cose, fatte con le ore
fatte col lavoro, fatte col sudore,
fatte con l'amore
Jovanotti - Rosso d'emozione
Servo il mio padrone, schiavo ubbidiente
Mostro senza volto, sposto le città
Scorro come un fiume sotto ai pavimenti
Dormo e poi mi sveglio senza avvertimento
Fermo gli orologi nell'eternita
Faccio carta straccia delle cose fisse
Fatte con le cose, fatte con le ore
fatte col lavoro, fatte col sudore,
fatte con l'amore
Jovanotti - Rosso d'emozione
giovedì 31 maggio 2012
domenica 20 maggio 2012
Iscriviti a:
Post (Atom)